da Redazione | 09/02/2018 | GIURISPRUDENZA
La norma sui limiti al pignoramento di determinati beni a norma dell’art. 515 c.p.c. attiene alla fase dell’esecuzione forzata e non riguarda il fermo amministrativo di beni mobili registrati previsto dal D.P.R. 29 settembre 1973, n. 602, art. 86 il quale “ha natura non già di atto di espropriazione forzata, ma di procedura a questa alternativa
da Redazione | 08/02/2018 | GIURISPRUDENZA
Il dettato dell’art. 479 c.p.c., nella parte in cui prescrive che “l’esecuzione forzata deve essere preceduta dalla notificazione del titolo in forma esecutiva del precetto” ha riguardo unicamente all’espropriazione promossa con il pignoramento, non a quella esercitata in via di intervento
da Redazione | 06/02/2018 | GIURISPRUDENZA
E’ ammissibile il deposito di documenti in appello da parte dell’agente della riscossione, rimasto contumace in primo grado, volti a dimostrare la regolare notifica delle cartelle di pagamento poste a base dell’intimazione di pagamento
da Redazione | 05/02/2018 | GIURISPRUDENZA
In tema di perfezionamento della notifica del ricorso per cassazione all’Ente locale, il D.Lgs. n. 546 del 1992, art. 16, comma 3, nella parte in cui consente la notifica “mediante consegna dell’atto all’impiegato addetto che ne rilascia ricevuta sulla copia”, non si applica al ricorso per cassazione avverso le sentenze delle commissioni tributarie, che resta assoggettato, in base al citato D.Lgs. n. 546, art. 62, alle norme del codice di procedura civile ove compatibili, sicchè il ricorso è inammissibile se notificato con tale modalità, ricorrendo un’ipotesi di inesistenza e non di nullità, atteso che manca il requisito dell’attività di trasmissione, svolta da un soggetto qualificato, dotato, in base alla legge, della possibilità giuridica di compiere detta attività.
da Redazione | 26/01/2018 | GIURISPRUDENZA
La sorte degli atti impositivi formati anteriormente alla sentenza n. 37 del 2015 della Corte Costituzionale, sottoscritti da soggetti al momento rivestenti funzioni di capo dell’ufficio, ovvero da funzionari della carriera direttiva appositamente delegati, e dunque da soggetti idonei ai sensi del D.P.R. n. 600 del 1973, art. 42, non è condizionata dalla validità o meno della qualifica dirigenziale attribuita per effetto della censurata disposizione di cui al D.L. n. 16 del 2012, art. 8, comma 24