Il 15 ottobre 2021 è stato approvato il Decreto Fiscale 2022 collegato alla Legge di Bilancio che, tra l’altro, proroga i termini per il pagamento delle cartelle esattoriali.

Il Consiglio dei Ministri si è riunito venerdì 15 ottobre 2021, alle ore 13.10 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente Mario Draghi. Segretario, il Sottosegretario alla Presidenza Roberto Garofoli e ha emesso il seguente comunicato stampa:

“FISCO:

In considerazione degli effetti economici derivanti dall’emergenza Covid-19, sono adottate alcune norme volte a tutelare i contribuenti maggiormente in difficoltà. In particolare:
• È previsto il differimento del versamento delle rate delle definizioni agevolate dei carichi affidati alla riscossione (cosiddetti “rottamazione-ter” e “saldo e stralcio”) originariamente in scadenza a decorrere dal 2020. In particolare, potranno essere versate entro il 30 novembre 2021 le rate in scadenza nel 2020 e in scadenza dal 28 febbraio al 31 luglio 2021.
• Viene prolungato a 150 giorni dalla notifica, in luogo di 60, il termine per l’adempimento spontaneo delle cartelle di pagamento notificate dal primo settembre al 31 dicembre 2021. Fino allo scadere del termine dei 150 giorni non saranno dovuti interessi di mora e l’agente della riscossione non potrà agire per il recupero del debito.
• Per i piani di rateizzazione già in essere prima dell’inizio del periodo di sospensione della riscossione, viene esteso da 10 a 18 il numero delle rate che, se non pagate, determinano la decadenza dalla rateizzazione concessa.

Sono previsti alcuni correttivi alla disciplina al credito di imposta in Ricerca e Sviluppo al fine di superare alcune incertezze interpretative connesse all’originaria formulazione della misura. Inoltre sono previste semplificazioni della disciplina della patent box”.

Il DL collegato alla Legge di Bilancio 2022 prova a sciogliere una serie di nodi al centro delle discussioni degli ultimi mesi.

Il decreto interviene sul pagamento delle cartelle notificate dal 1° settembre, concedendo più tempo, si riaprono le porte della rottamazione ter e del saldo e stralcio, si allungano i tempi della decadenza dai piani di rateizzazione che arriva dopo 18 rate.

Il testo del Decreto Fiscale 2022, ancora solo in bozza, ha l’aspetto di un provvedimento-ponte disegnato per chiudere questo secondo anno di pandemia e prevede, tra le altre, le seguenti novità:

  • scadenza del 30 novembre 2021 per le rate di rottamazione ter e saldo e stralcio scadute dal 2020 e fino a luglio 2021;
  • 150 giorni per il pagamento delle cartelle notificate dal 1° settembre al 31 dicembre 2021;
  • decadenza dai piani di rateizzazione in corso prima della sospensione Covid dopo 18 rate;
  • semplificazione della disciplina del patent box;

In particolare, il regime Patent Box prevede una detassazione parziale dei redditi che derivano dall’utilizzo di specifici beni immateriali, espressione delle attività di ricerca e sviluppo. Riguarda sia l’utilizzo diretto che i benefici indiretti, ovvero la cessione a terzi in cambio di un canone.

Ricordiamo che fino all’approvazione del Decreto Crescita erano due le strade per accedere all’agevolazione:
  • nei casi di utilizzo diretto del bene, per la fruizione del beneficio era necessaria la sottoscrizione di un accordo con l’Agenzia delle Entrate, ruling obbligatorio;
  • in caso di concessione in uso del bene o di plusvalenze realizzate in ambito infragruppo, l’accordo era facoltativo.

L’importante semplificazione introdotta dal Decreto Crescita ha previsto un nuovo regime opzionale di autoliquidazione che non necessita di un accordo preventivo con l’amministrazione finanziaria e permette agli stessi contribuenti di stabilire e indicare gli importi nella dichiarazione dei redditi, fornendo a supporto una precisa documentazione.

La fruizione del beneficio è suddivisa nell’arco di tre anni.