Il testo del Decreto legge Sostegni approvato dal Consiglio dei Ministri nella seduta di venerdì 19 marzo 2021, entrerà in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale e sarà presentato alle Camere per la conversione in legge.
Nell’attesa, facciamo il punto delle novità e vediamo cosa prevede.
I capisaldi del nuovo decreto sono tre:
• sostegno alle imprese
• sostegno al lavoro
• lotta contro le povertà
Il decreto è strutturato in 5 aree di intervento:
1. Contributo a fondo perduto per tutte le partite iva per un totale di 11 miliardi (su una platea di 5,7 milioni di soggetti, 3 milioni riceveranno fondi pari a circa 3.700 Euro a soggetto)
2. Sostegno al lavoro e contrasto alla povertà, cui sono destinati 8 miliardi;
3. Salute e sicurezza, per le quali sono stati stanziati 5 miliardi: la posta principale è prevista per l’acquisto di vaccini e farmaci (2, 8 miliardi), il resto per i fondi per la logistica, il fondo per la produzione di vaccini in Italia, l’intervento per coinvolgere i medici di base nella vaccinazione, l’intervento per le farmacie e i covid hospital;
4. Enti decentrati: il decreto ha stanziato fondi finalizzati a compensare comuni, province ed enti territoriali per la perdita di gettito e per sostenere il trasporto pubblico locale.
5. Istruzione, cultura, sostegno alle filiere agricole, e altri settori con crisi particolari, sono oggetto di attenzione nell’ultima parte del decreto.

Tra le novità delle misure previste, segnaliamo quelle relative alla riscossione promossa da Agenzia delle entrate- riscossione spa.

Nel decreto è prevista la cancellazione delle cartelle di pagamento, ovvero viene previsto l’annullamento automatico dei debiti di importo residuo, alla data di entrata in vigore del presente decreto, fino a 5.000 euro, comprensivo di capitale, interessi per ritardata iscrizione a ruolo e sanzioni, risultanti dai singoli carichi affidati agli agenti della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2010 (anzichè fino al 2015 come inizialmente era stato previsto):
• delle persone fisiche che hanno conseguito, nel periodo d’imposta 2019, un reddito imponibile ai fini delle imposte sui redditi fino a 30.000 euro
• e dei soggetti diversi dalle persone fisiche che hanno conseguito, nel periodo d’imposta in corso alla data del 31 dicembre 2019, un reddito imponibile ai fini delle imposte sui redditi fino a 30.000 euro.
L’articolo 4 del decreto prevede inoltre un rinvio delle notifiche delle cartelle di pagamento dal 1° marzo al 1° maggio 2021